La leggenda delle Teste di Moro

Balcone teste di moro

La leggenda delle Teste di Moro è ambientata nell’assolata Sicilia del Secolo XI. In una Sicilia crocevia di civiltà e crocevia di tantissimi popoli. Luminosa e oscura; generosa e avara; amichevole e riservata; estroversa e intimista; luogo di visibile e invisibile; di riti che, pur risalenti alla notte dei tempi, resistono all’oggi e, soprattutto, di leggende truculente come questa.

Passeggiando per le terre dell’amata trinacria, Goethe disse:

L’Italia senza la Sicilia non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto”.

Di fatto, percorrendo le vie di moltissime località siciliane, non si possono non notare coloratissimi vasi di terracotta. In siciliano “graste” o “rasti”, bellissime opere d’arte, le Teste di Moro, che ritraggono visi dall’espressione solenne e melancolica fare capolino da balconi e finestre. Sono divenuti simbolo, per eccellenza, della tradizione sicula.

Le più rinomate sono quelle di Caltagirone, pregiate quelle di Taormina, ma sono reperibili un po’ ovunque. Per i turisti, affascinati da questi vasi dalle fattezze curiose, procurarsene una come souvenir da un viaggio in Sicilia è un must. Molti le acquistano per farne sfoggio nei propri salotti ed impreziosire il centrotavola. Pochi però, ne conoscono il simbolismo, che nasconde una storia tanto tragica quanto sanguinaria, in cui l’amore, la passione e la vendetta fanno da protagoniste.

Le due versioni

Il Moro e la fanciulla vendicativa

Secondo la leggenda originale, intorno all’anno 1000, nel pieno della dominazione dei Mori in Sicilia, nel quartiere arabo di Palermo “Al Hàlisah” (che significa la pura o l’eletta) oggi chiamato La Kalsa, viveva, chiusa in casa per la gelosia del padre, una bellissima fanciulla. Il suo unico svago era la cura quotidiana delle piante del suo balcone. Un giorno, un giovane e bellissimo soldato Moro, che era solito passare da quella strada, nel vederla se ne innamorò a tal punto da dichiararsi con grande ardore. La giovane, colpita da quel volto e quel corpo che sembravano scolpiti nell’ebano, convinta di aver trovato il principe tanto atteso, ricambiò con altrettanta passione.

L’inizio della straziante storia d’amore

Fu così che i due intrecciarono una relazione amorosa destinata a durare nel tempo. Tuttavia, il Moro aveva omesso di avere moglie e figli che lo attendevano in Oriente, in quella terra nella quale avrebbe dovuto far presto ritorno. La fanciulla, nell’apprendere tale notizia, sentendosi ingannata, presa da una rabbia incontrollabile e da una freddezza che non sospettava di possedere, decise di imboccare la strada della vendetta. Il moro che l’aveva amata e che si accingeva a partire ora non l’avrebbe più abbandonata.

Così, attese una notte in cui l’uomo era sprofondato in un sonno pieno e appagato dopo l’amore e lo colpì mortalmente. Decidendo che in tal modo sarebbe rimasto al suo fianco per sempre. Realizzò, però, che neanche la morte avrebbe potuto separarla dal suo amato defunto, perciò senza esitare, decise di decapitarlo per ricavarne un vaso. Vaso attraverso il quale avrebbe potuto continuare a dedicargli tutte le sue amorevoli cure. Pertanto, gli aprì il cranio e gli piantò dentro un germoglio di basilico.

La scelta di piantarvi l’odorosa pianta di basilico è emblematica e giustifica, poiché legata alla sua aura di sacralità. Oltre ad essere una pianta aromatica tipica della cucina siciliana, è di nobili natali, infatti deriva dal greco “Basilikòs”, il cui aggettivo basileus significa “regale”. Definita anche l’erba dei sovrani, pianta regia, per via del suo profumo inebriante tale da essere degna di un re.

L’uomo, che tanto aveva amato al punto da concedervisi e che l’aveva ingannata, sarebbe stato suo per sempre e lei avrebbe potuto guardarlo, possederlo e prendersene cura ogni giorno della sua vita.

Mossa da questo pensiero, adagiò la testa sul suo balcone, innaffiandola quotidianamente con le proprie lacrime che facevano crescere la piantina aromatica rigogliosamente. I vicini, avvolti da quel profumo e guardando con invidia quel particolare contenitore a forma di Testa di Moro, si fecero realizzare, dagli artigiani, vasi in terracotta che riproponessero le stesse fattezze di quello amorevolmente custodito dalla fanciulla. Dando vita, di fatto, ad una tradizione vigente per più di mille anni.

La Testa di Moro oggi

Oggi ogni Testa di Moro che viene prodotta reca una corona. Un elemento sempre presente volto a riproporre la regale pianta che originariamente impreziosiva la testa del giovane Moro protagonista della triste vicenda.

Gli Amanti Decapitati

Secondo un’altra versione della leggenda, la protagonista era una fanciulla siciliana di origini nobili, e visse un amore clandestino con giovane arabo, ma questo amore impossibile venne ben presto scoperto e ritenuto talmente disonorevole per la famiglia della giovane donna, a tal punto da ritenerlo atto meritevole di una punizione come la decapitazione di entrambi gli innamorati.

La vergogna di questo amore sarebbe stata inoltre proclamata dall’affissione di entrambe le teste, tramutate per l’occasione in vasi, su di una balconata. Lo scempio, esaltato da queste teste poste alla mercé dei passanti, sarebbe stato in tal modo un monito a chi avesse osato abbandonarsi a passioni illecite e disdicevoli. Per tale motivo le Teste di Turco verrebbero realizzate in coppia, in ricordo e in onore dei due innamorati assassinati.

La leggenda che spiega l’origine delle preziose Teste di Moro, anche dette Teste di Turco (in siciliano la parola “Turchi” è usata in genere per indicare le persone di colore, indipendentemente dalla regione di origine, e venne usata per indicare le origini orientali del giovane Moro), ha nutrito negli anni la creatività degli artigiani palermitani diffondendosi in seguito tra le creazioni dei maestri artigiani del resto dell’isola le cui magistrali opere adornano oggi molte delle balconate siciliane.

I Mori di Caltagirone

Le già citato, le Teste di Moro di Caltagirone (località in provincia di Catania), appartengono ad una produzione di ceramiche di altissima qualità che nei secoli è divenuta fiore all’occhiello della città, anche per via del suo ricco passato di dominazioni greche, bizantine, arabe, genovesi e normanne, che hanno portato (in particolare durante la presenza greca e araba) allo sviluppo della preziosa arte dei ceramisti siciliani (clicca qui qui per saperne di più sulle produzioni artigianali siciliane).

In seguito, anche il mondo della moda, e come già argomentato nel nostro articolo “Ispirazioni Made in Sicily”, grandi stilisti come Dolce & Gabbana hanno colto l’essenza artistica di queste creazioni uniche nel loro genere e strettamente connesse al territorio, in una commistione di arti, stili e atmosfere ed in un celebrativo omaggio ad una sicilianità antica, ricolma di una peculiare ed inespugnabile bellezza.

Sicily: la collezione firmata Dolce&Gabbana

https://www.youtube.com/watch?v=GkhIle2nI1U
Accessori Dolce & Gabbana “Teste di Moro”

I Mori di GialloGinestra

Eccovi l’ultima creazione di GialloGinestra: orecchini a ventaglio con teste di moro e specchietti.

Orecchini-ventaglio-TestediMoro-ventaglio-GialloGinestra
Orecchini Testa di Moro e giummo

Inoltre, per scoprire la coffa siciliana all’uncinetto realizzata da GialloGinestra, clicca qui. Ritrae immancabilmente una Testa di Moro. Quest’ultima realizzata con la pittura.

Un ultimo riferimento ai Mori siciliani è dato dall’immagine in evidenza dell’articolo “Testa e mano“, articolo sui cardini dell’artigianato.

Fonti:

https://catania.italiani.it/teste-di-moro-in-sicilia-una-leggenda-tra-amore-e-vendetta/;https://www.vanillamagazine.it/le-teste-di-moro-una-storia-d-amore-gelosia-e-vendetta-dietro-un-icona-della-sicilia/;https://www.ilsicilia.it/la-leggenda-delle-teste-di-moro-tra-eros-e-thanatos/;https://www.millennialsofficial.com/2018/04/17/le-teste-di-moro-tra-storia-e-leggenda/;https://www.sicilylifestyle.com/it/la-leggenda-delle-teste-di-moro-siciliane/.

10 Risposte a “La leggenda delle Teste di Moro”

  1. Bella storia!!!! E poi, sono meravigliose le teste di Moro sia come vasi per decorare il balcone che come accessori da indossare per arricchire e rendere più originale il proprio look! Complimenti!!!

      1. Ti ringrazio Angela! La cura per il dettaglio è la firma di GialloGinestra!😉💐

    1. Hai proprio ragione! Spero tu abbia apprezzato anche le altre nostre creazioni che riportano i Mori! Torna presto a trovarci ☺😍

  2. La storia delle teste di Moro è bellissima e molto interessante. Le creazioni degli artigiani della ceramica sono stupende. Le teste di Moro In ceramica sono un regalo sempre gradito è mai banale

    1. Qualcuno direbbe che questa leggenda descriva appieno la donna siciliana, che non bisogna mai fare “arrabbiare”! 😂

  3. Non avevo idea della storia che ci fosse dietro, adesso saranno ancora più belli ai miei occhi! Grazie 🥰

    1. Sono felice che tu abbia apprezzato! 😘😘 La cultura siciliana è ricca di aneddoti, tutti da scoprire.
      A presto!

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