Pizzi e merletti siciliani

Il ricamo: l’arte femminile

Ancora oggi molti paesi siciliani portano avanti la tradizionale arte del merletto. Tra questi possiamo annoverare Modica, Piana degli Albanesi, Marsala, Mazara del Vallo, Santa Ninfa, Sortino, Aragona, Santa Domenica Vittoria, e non solo.

In provincia di Caltanissetta, a Vallelunga Pratamento, le Suore Domeniche lavorano il merletto a fuselli. Non è un caso che nel 1911 sia stato pubblicato un libro intitolato “Trine e donne siciliane”. Nei primi anni del Novecento, infatti, si raccoglievano foto e documenti legati all’arte del ricamo, mostrando il legame fortissimo tra quest’arte e la vita femminile.

Nel corso del 1910 la nobile Angelina Autieri ha istituito l’Opera del Tombolo nella cittadina di Mirabella. Tale associazione è stata incaricata di preservare e insegnare l’arte del ricamo a mano, secondo la tecnica del tombolo: tecnica tutt’ora molto praticata in zona.
Nella raffinata Palermo liberty del primo Novecento, era stata fondata la prestigiosa sartoria di Madame Durant. La sarta francese aveva aperto un atelier personale, offrendo tessuti molto pregiati e ricercati ed ancora oggi alcuni dei capi confezionati dalla sua sartoria sono conservati ed esposti, tra cui il celebre abito in merletto chiamato “guipure arabo”, oggi conservato presso il Museo Piraino.